Con le temperature più basse dal 1996, la prima parte dell'anno è stata in netto contrasto con il resto del decennio. Le gelate invernali e una primavera fresca hanno ricordato la latitudine del vigneto. L'estate calda - anche se non eccessivamente - e le scarse precipitazioni hanno reso l'annata particolarmente secca. All’improvviso, tutto è cambiato a metà agosto: in due giorni è caduta tanta pioggia quanta ne cade in due mesi. Con il caldo e le precipitazioni, la maturazione è stata rapida e generosa, ma la vendemmia è iniziata con la botrite, che ha colpito le uve di Pinot Noir. Come nel 1995, l'uva ha raggiunto un equilibrio intenso tra dolcezza e acidità, ma è stato necessario rinunciare ad alcune parcelle e sottoporne altre a un’accurata selezione per tirare fuori il meglio da un’annata ricca di contrasti.