Il primo Brunello BIO di Donatella Cinelli Colombini. Otto anni di attesa dal momento in cui è iniziata la certificazione con i primi tre in conversione e poi la vendemmia e il lungo percorso del vino in cantina, fino alla bottiglia. Le regole BIO non permettono uso di prodotti chimici sistemici e nel 2018, annata molto piovosa, i vignaioli del Casato Prime Donne hanno dovuto lavorare tanto e con grande tempestività per difendere le viti da oidio e peronospora, ma ci sono riusciti. Il Brunello Prime Donne è stato prodotto per la prima volta con la vendemmia 2013 e fa parte del progetto Prime Donne per la valorizzazione del talento femminile in ambito enologico. Un panel di 4 espertissime degustatrici assaggia il futuro Brunello in modo bendato e in tutte le fasi della sua vita: appena nato, in botte, in assemblaggio. Sono le Master of Wine, Rosemary George e Madeleine Stenwreth, l’enotecaria Astrid Schwarz e la Sommelier Daniela Scrobogna. I loro giudizi guidano il lavoro delle enologhe della Cantina Casato Prime Donne per la produzione di un Brunello di “gusto femminile” che viene rilasciato solo nelle buone vendemmie e in piccole quantità.