Che l’Aglianico fosse anticamente apprezzato anche nella versione “più scarica” vi è più di una testimonianza. Andrea Bacci, nella Storia Naturale dei Vini (1596), parla, infatti, a proposito dell’Aglianico anche di “... uve che non sono così nere ... e di un succo di consistenza mediana.”. Anche Lancerio (storico e geografo del XVI secolo, bottigliere di Papa Paolo III Farnese, attento degustatore), sempre a proposito dell’Aglianico scrive “... Tali vini sono anco carichi di colore, e ne sono delli discarichi molto migliori e più pastosi ... Di tali vini S.S. bevevo molto volentieri e dicevali bevanda delli vecchi, rispetto alla pienezza”.